Il nero Bergonzoli ci riprova
Il nero Bergonzoli ci riprova
Il nero Bergonzoli ci  riprova; è evidente che la presenza di due Municipali PS non gli lascia fare  sonni tranquilli e allora avanti, secondo la bieca legge leghista, con attacchi  personali. Già, perché sarebbe molto difficile attaccare i nostri rappresentanti  sul piano delle idee e dei progetti portati avanti in questi tre anni con  vigore e rigore. Alcuni esempi?
– La ristrutturazione dei  parchi gioco della città, compreso quello del Bosco Isolino, tanto caro al Nero  Merlo;
– il progetto per la creazione di un centrale di biogas, affossata in Consiglio Comunale dai liberali e dal voltafaccia di alcuni pipidini, oltre che dalla lega;
– il progetto di appartamenti protetti per i nostar vecc e di una centrale termica a cippato che interessa il quartiere di Solduno;
– il nuovo regolamento sociale, ora sul tavolo del Municipio e presto sui banchi del Legislativo
  – il netto miglioramento  delle finanze comunali e si potrebbe continuare ancora, ma credo che questo  basti e avanzi per rendere l’idea di come l’attività dei nostri due Municipali  sia stata pregnante e incisiva.
Ma a lui dà fastidio, lui  che rompe in continuazione le palle con interrogazioni inutili e idiote, lui  che ha tentato, invano, di coinvolgere Tamara e il nostro membro di comitato  Vanco in una storia di tre pizzette e quattro canapé durante il Festival. E  siccome non ha cavato un ragno dal buco, se non quella di gettare fango addosso  a persone di alta levatura professionale e morale, se la prende con Michele,  reo  a suo modo di vedere, di affittare quattro,  diconsi quattro, letti di un appartamento di vacanza di non più di 60 metri  quadri in comproprietà con altre cinque persone, regolarmente abilitato dal  Municipio al momento del permesso di abitabilità.
Questa è la squallida  politichetta che il leghista Bergonzoli riesce a portare avanti dallalto della  sua immensa statura politica.
Noi, a queste imbecillità,  anteponiamo le idee, ma soprattutto il fare.
Le figure di merda le  lasciamo volentieri a che di idee ne ha poche, e allora mi rimetto sul mio ramo  a canticchiare una canzone di De André:
La maldicenza  insiste batte la lingua sul tamburo
Fino a dire che un nano è una carogna di sicuro
Perchè ha il cuore troppo troppo vicino al buco del culo

